Risposta ad interpello n. 10
Agenzia delle entrate- 23/01/2020
Forniti i primi chiarimenti in merito al trattamento di beni e servizi oggetto di welfare aziendale
La norma di riferimento in tema di welfare aziendale stabilisce che l’erogazione di beni, prestazioni, opere e servizi previsti nei Piani di welfare aziendale può avvenire attraverso il rilascio di documenti di legittimazione nominativi, in formato cartaceo o elettronico. Tali documenti non possono essere utilizzati da persona diversa dal titolare, non possono essere monetizzati o ceduti a terzi e devono dare diritto a un solo bene, prestazione, opera o servizio per l’intero valore nominale senza integrazioni a carico del titolare. In deroga a tale previsione, tuttavia, i beni e servizi possono essere cumulativamente indicati in un unico documento di legittimazione purché il valore complessivo degli stessi non ecceda il limite di importo riconosciuto dal piano. L’Agenzia delle entrate ha fornito i primi chiarimenti in merito all’affidamento della gestione dei piani di welfare aziendale a un’impresa mandataria senza rappresentanza che opera in nome proprio e per conto del datore di lavoro occupandosi sia della gestione amministrativa e contabile dei piani di welfare sia del trasferimento dei voucher ai dipendenti. In tal caso i fornitori fatturano l’acquisto dei beni e servizi scelti dai dipendenti alla mandataria, al momento dell’emissione del voucher; la mandataria a sua volta “ribalta” l’operazione sul datore di lavoro: nella risposta all’interpello sono forniti chiarimenti anche in merito al trattamento Iva delle operazioni menzionate.